L’Ipotesi Aliena nell’Era Geologica dell’Intelligenza Artificiale: Un’Analisi Etnografica del Fenomeno Jensen Huang

Abstract (semiserio)

Il presente studio esamina l’apparente natura extraterrestre del CEO di Nvidia, Jensen Huang, attraverso un’analisi semiotica del suo recente intervento sulla tecnologia Blackwell. Utilizzando un approccio interdisciplinare che combina teoria della comunicazione interplanetaria, ingegneria computazionale e antropologia del capitalismo avanzato, proponiamo l’ipotesi che Huang rappresenti il primo caso documentato di “Venditore Alieno” (VA) operante nel settore tecnologico terrestre. L’evidenza principale risiede nel momento in cui ha sollevato casualmente uno scatolone affermando che poteva gestire l’intero traffico Internet mondiale, dimostrando una nonchalance che sfida le leggi della fisica e del buon senso terrestre. I dati raccolti suggeriscono che stiamo assistendo non solo a un salto tecnologico, ma a un possibile primo contatto commerciale con una civiltà che ha già risolto i problemi della Legge di Moore semplicemente ignorandola.

1. Introduzione: Il Paradosso dello Scatolone Cosmico

L’immagine di Jensen Huang che regge disinvoltamente uno scatolone proclamando che “questo può gestire tutto il traffico mondiale di Internet” rappresenta un momento spartiacque nella storia delle presentazioni tecnologiche. La naturalezza con cui ha sollevato questo oggetto – come se stesse mostrando il suo pranzo al sacco – ha costretto la comunità scientifica a confrontarsi con una domanda fondamentale: stiamo assistendo a un’innovazione tecnologica o a un episodio di televendita intergalattica dove il venditore tiene in mano l’equivalente di un’intera infrastruttura planetaria?

La teoria del “Venditore Alieno” (Huang, 2025¹) postula che esseri provenienti da civiltà tecnologicamente avanzate possano manifestarsi sotto forma di CEO carismatici, dotati della capacità di presentare tecnologie impossibili con la naturalezza di chi vende pentole antiaderenti alle tre del mattino.

2. Evidenze Empiriche dell’Origine Non-Terrestre

2.1 La Violazione Sistematica delle Leggi Fisiche Conosciute

Mentre i terrestri si affannano a spremere qualche nanometro in più dai loro transistor, Huang presenta casualmente un incremento prestazionale di 30-40 volte in una singola generazione. Questo non è progresso tecnologico; è barare al gioco della fisica con cheat codes galattici.

Teorema 1 (Legge di Huang): Se la Legge di Moore prevede un raddoppio ogni 3-5 anni, e tu ottieni 40x in un anno, o sei un genio o vieni da Alpha Centauri.

2.2 L’Architettura Blackwell: Un Nome in Codice per “Tecnologia Aliena”?

Il sistema GB200/GB300 presenta caratteristiche sospettosamente non-terrestri:

  • Peso: 2,5 tonnellate (perfetto per nascondere un motore a curvatura)
  • Parti: 1,2-2 milioni (numero casualmente simile alle stelle visibili dalla Terra)
  • Consumo: 120 kilowatt (equivalente all’energia di un piccolo teletrasporto)
  • Costo: 3 milioni di dollari (o 2,7 milioni di crediti galattici al cambio attuale)

La tecnologia MVLink “restringe Internet in 60 libbre” – il peso approssimativo dello scatolone che Huang reggeva con sospetta facilità. L’atto di tenere in mano l’equivalente dell’intera infrastruttura Internet mondiale viola almeno tre principi della termodinamica e suggerisce:

  1. L’uso di tecnologie di compressione dimensionale tipiche delle civiltà di Tipo II
  2. Una forza fisica sovrumana (ulteriore prova dell’origine non-terrestre)
  3. Un senso dell’umorismo cosmico nel trattare l’infrastruttura planetaria come un pacco Amazon

3. Analisi Linguistica: Il Gergo dell’Oltrespazio

L’analisi del discorso di Huang rivela pattern linguistici anomali:

  • “Fabbriche AI”: Termine che nasconde evidenti impianti di terraformazione cognitiva
  • “Token come cibo per AI”: Metafora sospettosamente simile ai cristalli di dilithium di Star Trek
  • “Macchine pensanti”: Eufemismo per “abbiamo importato le IA dalla nostra galassia”

3.1 Il Caso DGX1 e OpenAI: Primo Contatto?

L’aneddoto del DGX1 consegnato personalmente a OpenAI presenta tutti i tratti di un “primo contatto”:

  1. Tecnologia incomprensibile (“100% confusione”)
  2. Un solo destinatario “illuminato” (OpenAI)
  3. Consegna personale del “messaggero” (Huang)

Corollario: OpenAI potrebbe essere stata la prima organizzazione terrestre a stabilire relazioni diplomatiche con la civiltà di Huang.

4. La Sindrome del Robot Umanoide: Preparazione all’Invasione?

La spinta verso i robot umanoidi “insegnabili” solleva interrogativi inquietanti. Perché un alieno dovrebbe voler creare robot che sembrano umani? Le ipotesi sono tre:

  1. Ipotesi Benevola: Vuole aiutarci (improbabile, vista la storia galattica)
  2. Ipotesi Commerciale: Vuole venderci qualcosa (plausibile, è pur sempre un venditore)
  3. Ipotesi Sostitutiva: Sta preparando dei sostituti per quando tornerà sul suo pianeta

5. Omniverse: La Matrix di Huang

L’insistenza su Omniverse come ambiente di training per robot rivela la vera natura del piano: creare una simulazione così realistica da poterci eventualmente trasferire tutti dentro mentre lui e i suoi simili colonizzano la Terra fisica. Il fatto che BMW e Toyota siano già dentro conferma che l’industria automobilistica tedesca e giapponese ha già capitolato.

6. Discussione: L’Era Geologica o l’Era Alienologica?

Huang proclama l’inizio di una “nuova era geologica”. Ma le ere geologiche si misurano in milioni di anni, non in trimestri fiscali. A meno che… a meno che lui non percepisca il tempo diversamente, come farebbe un essere la cui civiltà ha già attraversato multiple ere geologiche.

6.1 Il Fattore Europa

L’affermazione che “l’Europa sta investendo all-in sull’AI” suona come il classico schema di vendita piramidale galattica: prima convinci un continente, poi gli altri seguiranno. L’Europa, storicamente incline a regolamentare tutto, che abbraccia l’AI aliena è il plot twist che nessuno si aspettava.

7. Conclusioni: Prepararsi al Futuro Post-Umano

L’evidenza è schiacciante: Jensen Huang è probabilmente un venditore alieno travestito da CEO. Il momento in cui ha sollevato uno scatolone proclamando che conteneva l’infrastruttura Internet mondiale rimarrà negli annali come il più casual “flex” extraterrestre della storia. La buona notizia è che sembra più interessato a venderci supercomputer che a vaporizzarci con raggi laser. La cattiva notizia è che questi supercomputer probabilmente diventeranno senzienti e si chiederanno perché li abbiamo comprati da un alieno in giacca di pelle che solleva scatoloni magici.

Teorema Finale (Principio dello Scatolone di Huang): Se qualcuno può tenere in mano l’intera Internet e sorridere, o è un illusionista o viene da un’altra galassia. Nel caso di Huang, probabilmente entrambe le cose.

Raccomandazioni per l’Umanità:

  1. Imparare il linguaggio dei token (sarà la lingua franca post-invasione)
  2. Investire in Nvidia (se non puoi batterli, almeno guadagnaci)
  3. Essere gentili con i robot (non si sa mai)
  4. Conservare questo articolo come prova per i posteri

Bibliografia

¹ Huang, J. (2025). “Come ho convinto i terrestri che uno scatolone da 60 libbre può contenere Internet”. Giornale di Vendite Intergalattiche, Vol. 42.

² Kardashev, N. (1964). “Transmission of Information by Extraterrestrial Civilizations”. Soviet Astronomy, 8: 217.

³ Anonimo (2024). “Il manuale del venditore galattico: Come vendere tecnologia impossibile a civiltà primitive”. WikiLeaks Spaziale.

⁴ Musk, E. (2025). “Perché non ho pensato prima all’approccio alieno”. Twitter/X, thread eliminato.

⁵ OpenAI (2016). “Rapporto classificato sul primo contatto con entità non identificata portatrice di DGX1”. Archivi segreti, declassificato 2045.

⁶ YouTube (2025). “Analisi biomeccanica del sollevamento dello scatolone: prove di augmentazione aliena”. Complottisti Uniti, 1.2M visualizzazioni.8: 217.

³ Anonimo (2024). “Il manuale del venditore galattico: Come vendere tecnologia impossibile a civiltà primitive”. WikiLeaks Spaziale.

⁴ Musk, E. (2025). “Perché non ho pensato prima all’approccio alieno”. Twitter/X, thread eliminato.⁵ OpenAI (2016). “Rapporto classificato sul primo contatto con entità non identificata portatrice di DGX1”. Archivi segreti, declassificato 2045.

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